Martedì 16 Luglio 2024

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  • 7/7/2022

Il Digital Recruiting Marketing e l'Employee Value Proposition nella ricerca del lavoro

Al giorno d’oggi, il primo passo per ricercare personale è la pubblicazione dell’offerta lavorativa, dove? Su carta stampata? Certo che no, almeno non più. Il tutto si è trasferito online. Cosa sono il Digital Recruitment Marketing e l’Employee Value Proposition (EVP). A cura di Giada Stella, Orientatrice Asnor.

Cos'è il Digital Recruitment Marketing

Sappiamo che è fondamentale, durante la ricerca di un impiego, la redazione del nostro curriculum vitae, la carta d’identità e d’esperienza che tiriamo fuori come asso vincente per metterci in gioco nel mercato del lavoro. Ricordo che ad ogni mia candidatura inviata ero maniacale nel curare i dettagli presenti nel CV, al fine di presentare una figura attrattiva, ideale per la vacancy scoperta.

Tuttavia, per me, cosa fondamentale era soprattutto chi pubblicava l’offerta lavorativa. Il mio primo step era ricercare il sito web ed i profili social dell’azienda e/o del privato da cui proveniva l’offerta e se questi non erano presenti sul digital partiva subito una mia prima impressione non positiva.

Questo per introdurre l’importanza del Digital Recruitment Marketing. Al giorno d’oggi, il primo passo per ricercare personale è la pubblicazione dell’offerta lavorativa, dove? Su carta stampata? Certo che no, almeno non più. Il tutto si è trasferito online. In particolare sul portale social Linkedin, piazza di scambio numero uno per l’incontro di domanda ed offerta nel settore lavoro ed a seguire troviamo canali social e sezione “lavora con noi” sul sito web del ricercante, se posseduto.

C’è da considerare che pubblicare attraverso gli strumenti web moderni non è tutto, infatti, ciò che veramente fa la differenza sono le modalità.

Gli utenti sono sopraffatti da pubblicità e post che attirano, dunque bisogna creare contenuti interattivi che arrivino direttamente all’interessato e che coinvolgano 3 elementi chiave:

  1. focus sul brand aziendale;
  2. profilo ideale ricercato;
  3. mission da raggiungere.

Stiamo così parlando di EVP ovvero Employee Value Proposition

Che cos’è l’Employee Value Proposition (EVP)

L’ Employee Value Proposition (EVP) è “ciò che il candidato, il lavoratore e la persona esterna vivono e percepiscono dal rapporto di lavoro con l’azienda”. L’EVP è la reputazione costruita. Ogni azienda che intende stare al passo con la modernità dovrebbe declinare il proprio EVP per soddisfare le aspettative dei collaboratori, perché sul mercato odierno molte volte è il candidato a scegliere il proprio datore di lavoro e non più viceversa.

Se hai un fatturato annuo non dei migliori ma hai collaboratori che sostengono gli ideali aziendali, credendo in quel dato progetto, nonostante le difficoltà, significa che hai costruito un piano marketing efficace, ponendo focus sull’identità del brand e come conseguenza avrai un’alta reputazione ed EVP.

Stessa cosa se sei una realtà giovane, che vuole farsi spazio con un nuovo progetto imprenditoriale e sei alla ricerca dei tuoi collaboratori. Per avere credibilità ed instaurare un’empatia tra te e l’eventuale neoassunto, dovrai concentrati sul tuo personal branding e mettere in pratica un ottimo piano di Digital Recruiting Marketing.

Questo argomento potrebbe indurci ad una riflessione: quanto oggi giorno l’identità che ti costruisci digitalmente è fondamentale.

Personalmente ricordo di aver avuto il desiderio di candidarmi per un’offerta lavorativa, non inerente alle mie competenze ed esperienze, proposta da un negozio di abbigliamento che in modo originale, mirato e studiato pubblicava la sua offerta lavorativa su tutti i canali social disponibili. Ciò che animò in me la tentazione fu la propaganda fatta circa i valori di cui l’attività si faceva promotrice: valorizzazione del capitale umano, prospettive di crescita ad ogni traguardo prefissato e raggiunto e mission dell’attività.

Non inoltrai la mia candidatura, poiché il negozio era troppo distante dalla mia abitazione, non che questo sia un limite, ma preferii impegnare poi le mie energie verso un’offerta lavorativa più vicina ai miei interessi. Fui, però, incuriosita dal capire se l’offerta pubblicizzata e le aspettative che ne derivavano, nella pratica, e dunque da persona interna all’attività e non più da candidato, erano le medesime.

Feci così un test: contattai tre persone che lavoravano all’interno del negozio e chiesi se erano disposte a fare una breve intervista anonima. Accettarono. Ciò che ne è derivato è che quel negozio si faceva promotore di ideali che nella pratica realmente assicurava ai suoi collaboratori, sempre soddisfatti ed entusiasti.

Candidato ideale e azienda ideale, insieme per ideali comuni

Dall’esempio riportato si evince che in quell’attività, personal branding e Digital Recruiting Marketing sfociano in un’unica metodologia: L’EVP, calamita necessaria per attirare a sé il vero candidato ideale, in un’epoca in cui è il candidato che da sé ricerca l’azienda ideale.

Una breve postilla scioglilingua:

Se sei alla ricerca di un profilo “ideale” chiediti se tu in primis sei un datore di lavoro “ideale”. Attraverso la coerenza tra proposta lavorativa e disponibilità di profili opportuni, si può raggiungere una meta ideale per entrambi e conseguentemente un EVP molto positivo.

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Dott.ssa Giada Stella

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