Martedì 16 Luglio 2024

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  • 27/1/2023

Come trovare lavoro in Italia. Intervista a Dario Madeddu, Orientatore Asnor

In questa intervista, l’Orientatore Asnor, Dario Madeddu, ci parla del suo libro di successo “Come trovare lavoro in Italia: idee ed esercizi per valorizzare il tuo talento e trovare lavoro utilizzando i social e il web”. Una vera e propria guida di orientamento al mondo del lavoro 4.0 che può essere molto utile per imparare a cercare e trovare lavoro attraverso il web.

Il cambiamento del mondo del lavoro e le nuove tecnologie digitali

In questi anni, stiamo assistendo ad un cambiamento molto veloce del mondo del lavoro, con la tecnologia, i social e il web che ne fanno da padroni, ormai divenuti i veri protagonisti sia delle vecchie che delle nuove professioni.
Anche la ricerca del lavoro è cambiata e non si limita più al semplice invio del proprio curriculum vitae.
Il libro “Come trovare lavoro in Italia: idee ed esercizi per valorizzare il tuo talento e trovare lavoro utilizzando i social e il web, nasce dall’idea di un nostro Orientatore, Dario Madeddu, come guida utile per non farsi trovare impreparati di fronte a tale cambiamento.

Gli abbiamo rivolto alcune domande.

Come è nata l’idea di scrivere un libro su questo argomento?

A marzo del 2019, dopo aver terminato un incontro di Orientamento di gruppo, un’allieva mi chiese il permesso di divulgare gli appunti che aveva preso. In quel momento si è accesa una lampadina: era possibile che non si trovasse un percorso di orientamento completo? Ebbene sì, era così. Da lì è partito tutto: ho capito che era necessario colmare questo vuoto. Un CV e una candidatura arrivano alla fine di un percorso che nessuno aveva ancora raccontato. Ho provato a farlo. 

Quanto è importante il contesto sociale di riferimento per la ricerca del lavoro?

Il contesto cambia molto rapidamente e non può essere il nostro unico riferimento. Se ci basiamo solo su quello per trovare lavoro, rischiamo di non trovarlo. È necessario, invece, fare il matching tra le proprie competenze e il contesto nel quale si vuole lavorare. Se il matching non avviene o non ci soddisfa, non dobbiamo farci condizionare né dalle competenze possedute né dal contesto. Le competenze possono crescere e il contesto è uno spazio che possiamo ingrandire o cambiare.

Perché i social e, più in generale il web, sono così importanti per trovare lavoro?

Ci nutriamo di comunicazione: 42 milioni di italiani trascorrono in media 105 ore al mese sui social! Un recruiter, se trova interessante il nostro CV, va subito a visitare i nostri profili Social. Non ci fidiamo più di un’azienda che non è sul Web o sui Social. Lo stesso vale per noi. Oggi abbiamo due strade: farci trovare ed essere come il recruiter e l’azienda dovrebbero vederci per scegliere di assumerci, oppure possiamo essere invisibili. Io spiego come percorrere la prima strada.

L’orientamento svolge un ruolo fondamentale, soprattutto se rivolto a giovani ancora in cerca di un’occupazione, che il più delle volte appaiono disorientati e poco consapevoli delle scelte da compiere per il proprio futuro. Cosa si sente di dire a loro e a chi cerca di superare l’attuale momento di incertezza e smarrimento?

Siate curiosi e nutritevi di digitale. Il mondo del lavoro che vediamo è la fotografia di un mondo che già non c’è più. Con la trasformazione digitale, per ogni 500 professioni che muoiono, ne nascono 1.500. Il titolo di studio che acquisite non ha il nome del vostro lavoro e non sarà il vostro lavoro. Se cercate il lavoro con gli occhi dei vostri genitori, non lo troverete. Il vostro lavoro c’è già, dovete solo capire come si chiama e andare a prenderlo! Avere accanto un orientatore fa la differenza.

Qual è, secondo lei, il limite di intervento di un orientatore nei confronti della persona da orientare?

Fatta salva l’etica professionale, molto dipende dalle competenze dell’orientatore: la nostra è una professione che negli ultimi anni si è evoluta tantissimo, differenziandosi. Solo dopo aver svolto un’analisi dettagliata del problema personale posso sapere se sono l’orientatore adatto o se è meglio che si rivolga a un altro professionista o a un altro Servizio. Non siamo onniscienti: ogni problema orientativo richiede un intervento specifico.

La Redazione

La Redazione

di Asnor - Associazione Nazionale Orientatori

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