Sabato 27 Luglio 2024

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  • 25/6/2020

Giornata Mondiale dei Diritti Umani: istruzione, lavoro e orientamento per realizzare sé stessi

Il 10 dicembre si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, in ricordo della proclamazione della Dichiarazione Universale. Nel quadro di questi principi fondamentali, svolgono un ruolo chiave l'istruzione e il lavoro, considerati strumenti per la realizzazione dell'individuo. Un'impostazione che conferma l'importanza di investire sull'orientamento, come opportunità per ciascuno di costruire in modo consapevole il proprio futuro.

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza." Si apre così, con un richiamo forte ai concetti di libertà, uguaglianza e dignità, il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il testo, pietra miliare del diritto internazionale, fu proclamato dall'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Ecco perché, il 10 dicembre di ogni anno, si è scelto di celebrare, a livello globale, la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Sono 30 gli articoli che compongono la Carta, anticipati da un preambolo. 30 norme che fissano diritti e libertà inviolabili della persona, sia come singolo che come appartenente ad una comunità. All'epoca dell'approvazione, la Dichiarazione raccolse le firme favorevoli di 48 paesi (sui 50 che componeva l'Assemblea dell'ONU), tra cui l'Italia.

Diritti umani, formazione e orientamento

Tra i diritti fondamentali sanciti dalla Dichiarazione Universale, ce ne sono due che assumono particolare importanza quando si parla di formazione, di crescita personale e di orientamento. Si tratta del diritto al lavoro e di quello all'istruzione, affrontati rispettivamente dagli articoli 23 e 26.

Il diritto all'istruzione

Cosa dice la Carta in merito al diritto all'istruzione? Per prima cosa, nell'articolo 23, dedicato al tema, fissa alcuni principi cardine che riguardano l'accesso alle istituzioni scolastiche:

  • Istruzione elementare e di base gratuita;
  • Istruzione elementare obbligatoria;
  • Istruzione tecnica e professionale alla portata di tutti;
  • Istruzione superiore alla portata di tutti sulla base del merito.

Di importanza fondamentale, però, è soprattutto l'indicazione di una finalità precisa per l'istruzione: il pieno sviluppo della personalità e il rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. L'educazione e la formazione, quindi, come elemento essenziale dell'essere umano, fin da bambino. In quest'ottica, garantire un'istruzione di qualità significa orientare verso il futuro ed il benessere. Il compito di assicurare questo supporto è affidato, in via primaria, ai genitori.

Il diritto al lavoro

Degli echi di questa impostazione fortemente incentrata sulla realizzazione di sé si trovano anche nell'articolo 23, che cristallizza il diritto al lavoro. Come prima cosa, infatti, la Dichiarazione mette l'accento sulla libertà di scelta dell'impego da parte dell'individuo. Una libertà che però non può esistere se non inserita in un sistema che è davvero capace di valorizzare i talenti, permettendo a ciascuno di conoscerli e accrescerli. Completano il quadro del diritto al lavoro, così come disegnato dall'ONU, altri principi cardine:

  • Condizioni di lavoro giuste e soddisfacenti;
  • Protezione contro la disoccupazione;
  • Remunerazione equa, soddisfacente e non discriminatoria;
  • Libertà sindacale.

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