- 1026
- 4 minuti
- 30/11/2023
L'incontro tra i giovani e il mercato del lavoro in Italia
In consulenza e in aula mi capita spesso di incontrare giovani e professionisti che pongono l’accento su quello che il nostro paese non offre ai giovani. Spesso, una frase che ritorna nelle conversazioni e che ascolto sempre con attenzione è: “l’Italia è un paese per anziani non per giovani”; con a sostegno il tema dell’ingresso sempre più posticipato dei giovani nel mercato del lavoro e l’innalzamento dell’età pensionabile. A cura di Fausto Sana, Orientatore Asnor.
Se è vero che l’età media della popolazione in Italia è di 46,2 anni e che in rapporto ad altri Stati europei e non risulta essere una delle nazioni con minore popolazione giovanile e con un significativo innalzamento della speranza di vita, non è vero che le politiche per i giovani sono assenti nel nostro sistema paese. In questi ultimi anni, e maggiormente dopo la pandemia da covid19, a più riprese il governo ha varato misure per permettere il protagonismo dei giovani nella formazione e nel lavoro.
In questo contributo, voglio offrire una panoramica su alcune delle misure presenti in Italia, utili da approfondire. Innanzitutto queste misure sono da collocarsi all’interno di un contesto, ovvero sono da contestualizzare con la storia socio-economica del territorio di riferimento ove abita il giovane o si sta formando/lavorando.
Criteri e tipologie di opportunità
I criteri che mi hanno portato a selezionare queste opportunità sono:
- opportunità a valenza formativa per acquisire competenze trasversali e specifiche in percorsi/ambienti strutturati e validanti;
- opportunità con un riconoscimento economico diretto e/o indiretto per il giovane della durata di almeno 3 mesi;
- opportunità reali e consolidate che hanno una ricaduta nell’acquisizione di competenze dei giovani, per facilitare il loro ingresso nel mercato del lavoro con all’interno piani di accompagnamento e formazione al lavoro.
Opportunità per i giovani dai 16 ai 18 anni
Per giovani dai 16 ai 18 anni, le opportunità che permettono di maturare esperienze significative di interesse per il mercato del lavoro - a carattere orientativo - sono:
Esperienze di PCTO
I percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento vogliono offrire agli studenti delle Scuole secondarie un periodo di esperienza presso un soggetto economico e professionale, per maturare competenze e consapevolezze, in modo da orientare il proprio profilo formativo e professionale. Tale misura permette di sperimentarsi singolarmente o in piccoli team all'interno di enti, professionisti o aziende. Essendo la scuola il soggetto che propone tale percorso ne deve curare la dimensione progettuale sia di costruzione che di monitoraggio e verifica. Soft skills, approfondimento del contesto professionale ed elementi di interesse coerenti al percorso di studio e personale sono il cuore dell’esperienza.
Tirocini estivi promossi dai Centri per l’Impiego
Questo strumento, poco conosciuto a livello nazionale, è di competenza regionale e si attua con i Centri per l’Impiego. Ogni regione, su indirizzo nazionale, ha definito le caratteristiche che il tirocinio deve avere, quelle principali che permettono allo studente dai 15 anni di partecipare al tirocinio estivo sono:
- essere iscritto ad un corso di istruzione o formazione;
- svolgere il tirocinio nel periodo delle vacanze estive differente dal percorso formativo/istruzione;
- avere una convenzione con assicurazione attiva, insieme al progetto formativo a carattere orientativo e i tutor dedicati.
Contratto di apprendistato di I° Livello
Anche detto “apprendistato per qualifica o diploma professionale”, è un contratto di lavoro finalizzato a favorire l’inserimento dei giovani tra i 15 e i 25 anni nel mondo del lavoro, attraverso l’acquisizione di un diploma e di competenze professionali secondo l’indirizzo della formazione professionale ad indirizzo regionale. Sono contratti a tempo indeterminato dove l’azienda corrisponderà all’apprendista:
- uno stipendio per la prestazione lavorativa commisurato alla sua esperienza professionale;
- la formazione necessaria per acquisire le competenze professionali adeguate al ruolo e alle mansioni per cui è stato assunto in un determinato settore;
- periodi di formazione interna, presso l’azienda, ed esterna, presso un istituto per la formazione.
Opportunità per i giovani dai 16 ai 36 anni
Queste opportunità sono maggiori e incidono direttamente e indirettamente sull’ingresso nel mercato del lavoro del giovane.
Tirocinio extra-curriculare
Attraverso un progetto formativo,Il tirocinio offre la possibilità di far acquisire competenze.
Il suo utilizzo da parte dei giovani e delle aziende ha come scopo quello di orientare e accrescere le competenze e conoscenze professionali.
Fondamentale è avere dei tutor, un progetto formativo coerente con il quadro regionale degli standard professionali. Può avere una durata variabile - da 3 mesi a 2 anni - e raccoglie una platea di beneficiari differenti: giovani, migranti, donne, disoccupati, persone con disabilità.
I tirocini extra-curriculari non devono essere inseriti in un percorso formativo di studio e prevedono un'indennità di partecipazione minima indicata dalla norma regionale di indirizzo.
Servizio Civile Universale
Misura di valenza nazionale, negli ultimi anni si è strutturata per rispondere alle necessità del sistema paese. È uno strumento ancora poco conosciuto dai giovani e offre un'esperienza sul campo presso enti del terzo settore e P.A. della durata di 12 mesi, un contributo economico di 507 euro, formazione coerente con l’ambito di intervento e orientamento post-scuola. Possono accedere giovani dai 18 ai 29 anni; l’anno di servizio permette ai giovani di acquisire competenze professionali inerenti al contesto di svolgimento del scu e competenze trasversali.
Apprendistato di II e III livello
Il primo (di II livello) detto anche apprendistato professionalizzante, o “contratto di mestiere”, è un contratto a tempo indeterminato finalizzato all’inserimento e reinserimento dei giovani nel mercato del lavoro. I destinatari sono persone che hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, con età minima che scende a 17 anni per coloro che sono in possesso di una qualifica professionale. La differenza in rapporto all’apprendistato di I livello consiste nel raggiungere una qualifica di istruzione e formazione secondaria pari ad un percorso di 5 anni e coerente con i profili professionali indicati dal CCNL di riferimento.
Il secondo (III livello) o apprendistato di alta formazione, permette il conseguimento del titolo terziario (Its, Università, o alta formazione) sviluppando un piano formativo all’interno del soggetto ospitante, ente e/o azienda, studio professionale sia con la validazione delle conoscenze utili al conseguimento del titolo.
Its academy
Una cerniera tra il mondo della formazione terziaria e il mercato del lavoro. Permette in due anni di acquisire una formazione terziaria subito spendibile nelle aziende che sono partner del percorso di formazione e spesso assorbono i diplomati. Il PNRR ne prevede il rafforzamento e permette a chi studia in queste academy di approfondire in azienda, con tirocini curriculari, i contenuti del piano di studio, permettendo di acquisire conoscenze e competenze aggiornate spendibili da subito. In Italia sono 6 i settori tecnologici indicati dal ministero.
Lauree professionalizzanti
Le lauree professionalizzanti insieme agli itsconfigurano la formazione terziaria professionalizzante in Italia, ovvero percorsi formativi che prevedono mesi di studio sul campo all’interno di aziende, enti o soggetti economici per acquisire competenze che permettono a termine del percorso di essere preparati per entrare nel settore specifico.
Sono tre le aree di indirizzo di laurea: ingegneria, edilizia e territorio, energia e trasporti. Spesso, chi deve scegliere non è informato di questa tipologia di laurea che permette dopo due anni di studio di affrontare il terzo anno in azienda o studio professionale.
Non sono competitor degli its, ma la forma complementare per formare i professionisti richiesti dalle aziende e studi professionali dei relativi settori.
Dottorato industriale
È un dottorato di ricerca, in collaborazione tra impresa ed Università, pubbliche amministrazioni e/o soggetti esterni al mondo accademico. L’obiettivo è quello di sviluppare uno studio e ricerca in azienda della durata di 6-18 mesi, per rafforzare l’alta formazione e la dimensione di sviluppo e ricerca dell’azienda.
Tale strumento risulta efficace per l’acquisizione di conoscenze sul campo e competenze all’interno dell’azienda utili per il completamento della formazione degli studenti e studentesse che vi partecipano. Le aziende che hanno adottato questo strumento hanno valorizzato al proprio interno gli studenti che hanno sviluppato il dottorato.
Conclusioni
Sono consapevole che i singoli territori e anche le categorie commerciali, d’impresa e formazione offrono molto altro e mi auguro che questo articolo possa risultare utile per approfondire un dialogo tra professionisti.
L’intento è quello di stimolare i giovani nella progettazione individuale riconoscendo queste opportunità come strumenti per sostenere i propri obiettivi e invitarli a ricercare e approfondire contatti e relazioni utili per pianificare i propri obiettivi di carriera.