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- 25/6/2020
Il metodo Bortolato applicato all'italiano, leggere e scrivere con l'analogia
Il metodo analogico, ideato dal maestro Camillo Bortolato, oltre che alla matematica, può essere applicato con successo anche all'insegnamento dell'italiano. Imparare a leggere e scrivere con l'analogia, infatti, più risultare più semplice e intuitivo. Oltre 40 anni di esperienza nel mondo dell'istruzione, come maestro di scuola elementare, hanno portato Camillo Bortolato a ideare un vero e proprio metodo di insegnamento, che prende il suo nome. Il principio su cui si basa è quello dell'analogia, ovvero di un meccanismo di apprendimento che fondato sull'inclinazione naturale di ogni bambino: conoscere guardando. In questo modo permette ai più piccoli di apprendere i rudimenti della matematica e dell'italiano in maniera più rapida ma soprattutto meno indigesta. Per queste ragioni, negli anni il Metodo Analogico Bortolato ha riscosso un successo crescente ed è oggi adottato e diffuso in molte scuole d'Italia.
Scopri di più sul Metodo Analogico Bortolato
Dalla matematica all'italiano, il Metodo Bortolato applicato alla lettura e alla scrittura
Il Metodo Analogico Bortolato nasce in ambito matematico, per insegnare a "far di conto". I suoi principi di essenzialità e i meccanismi di funzionamento, però, se supportati da strumenti adeguati, possono essere applicati con successo anche all'italiano, per la lettura e la scrittura. Le lettere, infatti, al pari dei numeri, passano prima per il vaglio degli occhi e poi vengono elaborati dalla mente. Anche in questo caso, quindi, per i bambini, vedere viene prima di ragionare. La lettura, al pari del calcolo mentale, è un'operazione strategica e creativa. Vedo la parola ed il mio cervello si attiva per elaborare il sistema più rapido che gli permette di comprenderne il significato, cioè di leggerla. Al contrario, invece, la scrittura, che, così come il calcolo fatto su carta, richiede l'acquisizione di un sistema (un modus operandi) rigido e strutturato. Il segreto per insegnare a leggere velocemente e con meno fatica, quindi, sta nel trasformare la natura stessa delle lettere: non più simboli ma icone cariche di agganci emozionali. Il risultato? Secondo l'esperienza di Camillo Bortolato, i bambini possono imparare a leggere in un giorno, mentre per scrivere può servire fino ad un anno.