Martedì 16 Luglio 2024

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  • 13/3/2024

Intelligenze multiple, come (ri)conoscerle e valorizzarle

Le intelligenze multiple, teorizzate da Howard Gardner, sono una sfida che chiama in causa il mondo della scuola e tutti gli educatori e formatori. Non esiste una didattica che va bene per tutti, ma insegnamenti costruiti sulle caratteristiche individuali. Ma cosa si intende davvero per intelligenze multiple? E quante sono?

A livello istintivo, quando parliamo di intelligenza, la si immagina come un blocco unico, un monolite. È l'intelligenza per eccellenza, quella che potrebbe essere scritta con la i maiuscola e che si fa anche difficoltà a riempire di contenuto, per quanto è vasta e impalpabile. In realtà, però, non è così, l'intelligenza è tutt'altro che un concetto granitico e unitario. Anzi, è molto più corretto parlare di intelligenze, al plurale, per comprendere davvero la complessità dell'argomento. È il concetto di intelligenza multipla, un approccio nuovo e fondamentale, soprattutto nel mondo della scuola e della didattica, perché consente di conoscere e valorizzare le potenzialità di ciascuno. Vista la particolarità dell'argomento, però, è bene procedere con ordine.

Howard Gardner e la teoria delle intelligenze multiple

Il primo ad elaborare la cosiddetta Teoria delle intelligenze multiple è stato lo psicologo Howard Gardner. Lo studioso statunitense, all'inizio degli anni '80, basandosi su studi neurologici, arrivo a individuare numerose forme di intelligenza. Ogni individuo contiene in sé tutte queste forme di intelligenza, il grado di sviluppo di ognuna di essa è strettamente correlato alle caratteristiche distintive di ciascuno. Nella sua analisi, Gardner partì da una constatazione: la cultura occidentale dominante valorizzava solo due tipi di intelligenza, quella linguistica e quella logico-matematica. Lui stesso, invece, ne individuò inizialmente altre cinque, che poi divennero sette. Portò quindi a nove il conteggio complessivo delle intelligenze umane. In realtà, lui stesso ritiene che questo numero non sia quello finale e ne potrebbero essere individuate molte altre.

Quali sono le intelligenze multiple

Sulla base di quanto riportato dalle ricerche di Howard Gardner, le intelligenze multiple sono così categorizzabili:

  1. Intelligenza Linguistica: è l'intelligenza legata alla capacità di utilizzare il linguaggio con sensibilità nei confronti del significato delle parole, implica una buona capacità di ragionamento astratto e pensiero simbolico;
  2. Intelligenza Logico-Matematica: è l'intelligenza che governa la deduzione, la logica. Implica una spiccata abilità nel cogliere le relazioni e i nessi tra informazioni diverse;
  3. Intelligenza Visuo-Spaziale: è l'intelligenza legata alla memorizzazione dei dettagli relativi allo spazio. È tipica di chi possiede buone doti di orientamento, di chi ha, per così dire, una buona memoria visiva e riesce a ricordare i contenuti di un testo risalendo magari alla sua collocazione spaziale nel foglio;
  4. Intelligenza Corporeo-Cinestesica: è l'intelligenza legata alla padronanza del proprio corpo, padronanza che viene da esperienze concrete, da informazioni che passano attraverso il corpo;
  5. Intelligenza Musicale: è l'intelligenza che permette di riconoscere suoni e ritmi, comporre brani musicali; un'abilità tutta dovuta allo sviluppo e al funzionamento dell'emisfero destro del nostro cervello;
  6. Intelligenza Intrapersonale: comprensione di se stessi e dei propri sentimenti, che devono essere chiaramente classificabili per poter riflettere tale comprensione nel campo delle relazioni con gli altri;
  7. Intelligenza Interpersonale: è la capacità di socializzazione ed integrazione, che avviene tramite la comprensione degli altri, delle loro emozioni. È tramite l'empatia che si possono stringere relazioni di qualità;
  8. Intelligenza Naturalistica: è quel tipo di intelligenza legata al riconoscimento e alla classificazione degli elementi della natura;
  9. Intelligenza Esistenziale o Teoretica: è legata all'ambiente e alla capacità di autoriflessione di ogni individuo.

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Intelligenze multiple a scuola, immaginare una didattica nuova

La teoria delle intelligenze multiple ha un forte impatto sulla scuola. Soprattutto sulle metodologie di insegnamento e su quelle di apprendimento, oltre che sulle valutazioni. L'idea che un bambino abbia più intelligenze, sviluppate in modo diverso, obbliga docenti, educatori e formatori ad avvicinarsi a lui in maniera complessa, a diversificare la didattica. La scuola può sicuramente indirizzare gli individui nello sviluppo e nell'integrazione di tali intelligenze. In molti casi, però, fatica ad assolvere a questo compito e i programmi istituzionali non tengono il passo. A lungo, negli ambienti educativi, le differenze individuali hanno suscitato poco interesse e, come conseguenza, ogni persona veniva trattata come le altre. Un atteggiamento solo apparentemente corretto. L'approccio proposto da Gardner, invece, si fonda su un metodo diverso, per non dire opposto, in cui l'individuo, in questo caso lo studente, deve essere posto al centro per permettere una conoscenza il più possibile oggettiva delle caratteristiche individuali di ogni discente e permettere così delle modalità di insegnamento e dei metodi pensati ad hoc per aiutare ciascuno ad imparare secondo i propri tempi, stili e modalità. Quindi, gli elementi su cui lavorare per creare una didattica inclusiva e capace di valorizzare le intelligenze multiple sono pochi ma fondamentali:

  • Differenziazione delle attività
  • Differenziazione delle metodologie di insegnamento
  • Impostazione di metodologie di apprendimento diversificate
  • Valutazioni individualizzate.
La Redazione

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di Asnor - Associazione Nazionale Orientatori

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