Sabato 27 Luglio 2024

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Approvato alla Camera l’emendamento alla Legge di Bilancio 2019 relativo al tempo pieno nelle scuole

  L'emendamento, che dovrà passare all'esame del Senato, prevede un piano pluriennale e la conseguente assunzione di circa duemila docenti. Si riferisce ad un programma di potenziamento del tempo pieno nelle scuole, in particolar modo quelle del Sud Italia, dove tali servizi risultano ad oggi limitati rispetto ad altri territori della penisola. Entro e non oltre i sessanta giorni dall'entrata in vigore della Legge di Stabilità, sarà necessario stabilire le procedure per la graduatoria nella scuola primaria. Il rafforzamento del tempo pieno ha tra gli obiettivi quello di portare beneficio non solo agli studenti, ma anche alle loro famiglie; risulta vantaggioso inoltre per tutti coloro i quali, come sostenuto dal Ministro dell'Istruzione Bussetti, grazie all'aumento previsto di posti di lavoro, potranno tornare finalmente più vicini alle proprie città d'origine. Di seguito il testo dell'emendamento: Art. 52-bis. (Tempo pieno nella scuola primaria) 1. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la Conferenza Unificata, sono stabilite le modalità per la graduale generalizzazione del tempo pieno nella scuola primaria. 2. Ai fini di cui al comma 1, il limite di spesa di cui all'articolo 1, comma 201, della legge 13 luglio 2015, n. 107, è incrementato in misura corrispondente a 2.000 posti aggiuntivi nella scuola primaria.Conseguentemente, all'articolo 90, comma 2, sostituire le parole: di 250 milioni di euro per l'anno 2019 e di 400 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020 con le seguenti: di 226,73 milioni nel 2019, di 328,63 milioni nel 2020, di 322,92 milioni nel 2021, di 325,75 milioni nel 2022, di 325,42 milioni nel 2023, di 324,55 milioni nel 2024, di 323,59 milioni nel 2025, di 321,93 milioni nel 2026, di 319,59 milioni nel 2027 e di 318,90 milioni di euro annui a decorrere dal 2028.   La Redazione

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