Sabato 27 Luglio 2024

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  • 4/3/2020

La classificazione delle professioni secondo l'Istat (CP2011)

La classificazione delle professioni in Italia è organizzata secondo lo schema CP2011, elaborato dall'Istat, in linea con le indicazioni dell'International Standard Classification of Occupations – Isco08. La ramificazione è incardinata su due principi: livello di competenza e ambito di competenza. La struttura si articola su 5 livelli, partendo da 9 grandi gruppi fino ad arrivare a 800 unità professionali. Nel 2011 l'Istat – Istituto Nazionale di Statistica, al termine di una lunga e complessa fase di studio, ha introdotto CP2011, una nuova classificazione delle professioni. Si tratta di un sistema articolato che mappa tutte le professioni esistenti in Italia, utilizzando criteri in linea con gli standard internazionali. Il cambio si è reso necessario per armonizzare la meglio la classificazione italiana delle professioni con l'International Standard Classification of Occupations – Isco08, elaborata nel 2008 dall'Ufficio Internazionale per il Lavoro (ILO).

La classificazione delle professioni | Il documento ufficiale Istat

La classificazione Istat delle professioni si presente ampia e articolata. Per comprenderla al meglio è necessario analizzarla lungo due direttrici, strettamente connesse tra loro:

  • i principi di organizzazione (livello di competenza e ambito di competenza);
  • la struttura gerarchica e ramificata.

Classifica delle professioni e principi di organizzazione: livello di competenza e ambito di competenza

Lo studio che ha portato all'elaborazione della CP2011 ha organizzato la classificazione delle professioni utilizzando due principi:

  • ambito di competenza;
  • livello di competenza.

L'ambito di competenza (o campo di applicazione)

L'ambito di competenza identifica il settore lavorativo in cui si svolge la professione individuata dalla classificazione. Nella struttura CP2011 Istat, il suo ruolo è quello di guida nella segmentazione dei grandi gruppi professionali nelle ramificazioni successivi.

Il livello di competenza

I livelli di competenza identificati dalla CP2011 sono 4 e sono delineati facendo riferimento alla natura del lavoro, al livello di istruzione formale necessario, e alla quantità di formazione e/o esperienza richieste. La loro funzione è quella di consentire l'individuazione dei gradi gruppi professionali. Vediamoli nel dettaglio. Primo livello. Comprende le professioni che comportano l'esecuzione di compiti semplici, di tipo fisico o manuale, per i quali possono risultare necessarie forza e resistenza. Alcune di queste professioni possono richiedere il completamente dell'istruzione primaria o di un breve periodo di formazione sul lavoro. Secondo livello. Si tratta di professioni che possono richiedere l'uso e l'azionamento di macchinari, la manutenzione e riparazione di attrezzature elettroniche, la manipolazione e l'ordinamento di informazioni. È necessario saper leggere e scrivere e in molti casi l'alfabetizzazione e la capacità di calcolo richieste sono avanzate. Generalmente, per svolgere queste professioni, bisogna aver concluso il primo grado dell'istruzione secondaria. Inoltre, può essere necessario seguire corsi di formazione professionale. Terzo livello. In questo livello sono comprese tutte quelle professioni che richiedono lo svolgimento di compiti tecnico-pratici complessi, che richiedono conoscenze specialistiche. Il grado di alfabetizzazione richiesto è elevato, così come la capacità di comunicazione interpersonale, di comprensione di testi, di preparazione di rapporti tecnici. Conoscenze e competenze necessarie sono quelle tipiche di un percorso di istruzione superiore o laure di primo livello (sostituibili, però, in alcuni casi, da una corposa esperienza lavorativa). Quarto livello. È il livello massimo, in cui rientrano professionisti chiamati a risolvere problemi complessi e prendere decisioni strategiche. Quindi sono richieste conoscenze teoriche e pratiche approfondite, che si associano ad un livello di alfabetizzazione molto elevato, con eccellenti capacità di relazione, comunicazione, comprensione testi. Tutte skill che possono essere acquisite con un percorso di istruzione pari almeno ad una laurea di secondo livello, spesso seguito dall'acquisizione di titoli o qualifiche specifiche.

Gerarchia e ramificazione della classificazione delle professioni Istat

Una volta fissati i criteri che guidano la classificazione delle professioni dell'Istat è più semplice seguire le logiche della struttura CP2011. Da un punto di vista gerarchico, la classificazione si muove su 5 livelli:

  • Grandi gruppi professionali (9);
  • Gruppi professionali (37);
  • Classi di professioni (129);
  • Categorie professionali (511);
  • Unità professionali (800).

Nel dettaglio, i 9 Grandi gruppi professionali sono:

  • Legislatori, imprenditori e alta dirigenza;
  • Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione;
  • Professioni tecniche;
  • Professioni esecutive nel lavoro d'ufficio;
  • Professioni qualificate nelle attività commerciali e dei servizi;
  • Artigiani, operai specializzati e agricoltori;
  • Conduttori di impianti, operai di macchinari fissi e mobili, conducenti di veicoli;
  • Professioni non qualificate;
  • Forza armate.

Ciascuno livello cella classificazione è identificato da un nome e da una cifra. Il livello delle unità professionali, quindi, è caratterizzato da un codice a 5 cifre.

La classificazione delle professioni online

La classificazione CP2011 è totalmente navigabile online, attraverso il portale Istat dedicato. [caption id="attachment_136650" align="aligncenter" width="1007"]Classificazione delle professioni Istat Un esempio di navigazione della Classificazione delle Professioni CP2011 sul portale Istat[/caption] Procedendo di livello in livello è possibile raggiungere i contenuti di dettaglio corrispondenti alle unità professionali. All'interno della scheda associata ad ognuna di queste, si possono trovare importanti informazioni, utili nei percorsi di orientamento al lavoro:

  • Previsioni di assunzioni a breve termine forniti da Unioncamere;
  • Dati sugli infortuni sul lavoro forniti dall'Inail;
  • Dati sulle malattie professionali forniti dall'Inail;
  • Panoramica sull'offerta formativa universitaria fornita dal Miur. [caption id="attachment_136651" align="aligncenter" width="433"]Unità professionale classificazione Istat Un esempio di scheda con i dati associati alla singola Unità professionale sul portale Istat[/caption]

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