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Docenti italiani? I meno rispettati dagli studenti
I dati parlano chiaro e non lasciano alcuno spazio a dubbi: l'Italia è al 33° posto su 35 per quanto concerne lo status degli insegnanti e questo non può che influire sul rendimento degli studenti. A confermalo, le evidenze di una ricerca del Global Teacher Status Index 2018 che ha analizzato le dichiarazioni di circa 35.000 intervistati di età compresa tra i 16 e i 65 anni di età. A mancare è una idonea forma di rispetto nei confronti dei docenti e gli alunni stessi risultano posizionati tra gli ultimi posti nei test internazionali PISA (Programme for International Student Assessment) di lettura, matematica e scienze. Sunny Varkey della Varkey Foundation e organizzatore del Global Teacher Prize grazie al quale si elegge, ogni anno, il miglior professore del mondo, sostiene: "Questo indice fornisce finalmente una prova accademica a qualcosa che abbiamo sempre saputo istintivamente: il legame tra lo status degli insegnanti nella società e il rendimento dei bambini a scuola. Ora possiamo affermare senza ombra di dubbio che il rispetto degli insegnanti non è solo un importante dovere morale, ma è essenziale per i risultati scolastici di un paese". La cronaca quotidiana è la riconferma di ciò che viene riportato dalle statistiche internazionali: l'Italia è tra gli ultimi paesi al mondo per rispetto nei confronti degli insegnanti. È solo il 16% degli italiani intervistati a ritenere che gli studenti rispettino i propri insegnanti. Un dato che posiziona l'Italia nel mondo molto più indietro rispetto alla Cina, dove l'81% degli intervistati ritiene che gli alunni rispettino i propri insegnanti. E malgrado queste evidenze così disarmanti, il 31% degli italiani spronerebbero i propri figli a diventare insegnanti. Questo potrebbe essere dettato dalla credenza o forse speranza di riuscire ad aggirare la crisi grazie ad un lavoro quantomeno sicuro, grazie ad un posto fisso. Per quanto riguarda gli stipendi degli insegnanti, circa il 50% dei soggetti intervistati sostiene che i docenti meriterebbero una retribuzione che possa rispecchiare i risultati, in termini didattici, ottenuti dai propri allievi, mentre gli intervistati contrari rispecchiano circa il 26% del totale. Non dovremmo accettare che possa esserci questo divario enorme tra l'Italia e le altre grandi economie europee. La Redazione