Mercoledì 12 Marzo 2025

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  • 11/3/2025

Gender Pay Gap in Europa: una sfida da affrontare

Nell'UE, le donne guadagnano mediamente il 12,7% all'ora in meno rispetto agli uomini. In questo scenario, l'orientamento professionale si configura come uno strumento strategico per affrontare le cause strutturali della disparità salariale e promuovere una maggiore equità nel mercato del lavoro. A cura di Valeria Gatti, Orientatrice Asnor.

Orientamento professionale e segregazione occupazionale

Uno dei fattori chiave del Gender Pay Gap è la segregazione occupazionale, che si presenta in due forme principali:

  • Segregazione orizzontale: la concentrazione delle donne in settori a bassa retribuzione, come istruzione, sanità e servizi sociali.
  • Segregazione verticale: la limitata presenza femminile nelle posizioni di vertice, anche nei settori con una buona rappresentanza femminile complessiva.

Queste dinamiche derivano da stereotipi di genere radicati che influenzano le scelte formative e professionali fin dall'infanzia. Diversi studi dimostrano che tali condizionamenti iniziano già dall'età prescolare, incidendo sulla percezione delle proprie capacità e aspirazioni.

Per contrastare la segregazione occupazionale, i consulenti di carriera possono:

  • promuovere percorsi STEM tra le studentesse;
  • organizzare programmi di mentorship con professioniste affermate in settori ad alta retribuzione;
  • sviluppare strumenti di valutazione attitudinale che neutralizzino i bias di genere.

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Bilanciare carriera e responsabilità familiari

Le donne, spesso, affrontano maggiori difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia: il 30% delle donne lavora part-time contro l'8% degli uomini, e un terzo delle lavoratrici ha subito interruzioni di carriera per la cura dei figli, rispetto a solo l'1,3% degli uomini.

L'orientamento professionale può fornire supporto attraverso:

  • la pianificazione strategica della carriera, considerando possibili interruzioni e soluzioni per mitigarne l'impatto;
  • la formazione su competenze trasferibili, per garantire la competitività anche dopo periodi di assenza dal mercato del lavoro;
  • l’orientamento verso aziende family-friendly, con politiche di flessibilità lavorativa e programmi di reinserimento.

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Leadership e negoziazione salariale: come superare le barriere

Nel 2020, solo il 34% delle posizioni dirigenziali nell'UE era occupato da donne, con un divario retributivo tra manager che raggiungeva il 23%. Tra i principali ostacoli figurano pregiudizi inconsci nei processi di promozione, una cultura organizzativa poco inclusiva e la cosiddetta motherhood penalty.

L'orientamento professionale può svolgere un ruolo chiave attraverso:

  • programmi di leadership e networking femminile;
  • training su tecniche di negoziazione salariale e inquadramenti contrattuali;
  • supporto nella creazione di portfolio professionali, per valorizzare risultati e competenze.

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Conclusioni

Sebbene l'orientamento professionale da solo non possa eliminare il Gender Pay Gap, rappresenta un tassello fondamentale all'interno di un quadro più ampio di politiche di equità retributiva e trasparenza salariale.

I professionisti dell'orientamento hanno l'opportunità di trasformare le scelte individuali in un cambiamento sistemico, contribuendo a ridurre le disparità di genere e a costruire un mercato del lavoro più equo ed inclusivo.

Sitografia

Valeria Gatti

Valeria Gatti

Orientatrice Asnor, Consulente di Carriera, Autrice.

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