Giovedì 26 Dicembre 2024

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  • 1/9/2022

Orientare le donne al cambiamento

In una società che ancora discute del potere femminile e della necessità delle donne di imporsi in diversi contesti socio-lavorativi e personali, è importante soffermarsi sul momento che precede, nelle donne, la consapevolezza del proprio ruolo. A cura di Laura Esposto, Orientatrice Asnor.

Come favorire il cambiamento delle donne

Accoglienzaascolto e orientamento possono contribuire ad attivare il cambiamento, favorendo autostima e resilienza, fattori che gli eventi esterni o interni e gli ambiti socio-familiari potrebbero aver scompensato.

Ogni donna racconta una storia che va ascoltata e l’accoglienza è la parte più importante, l’inizio di un percorso che si integra e permette di strutturare un progetto di “rinascita” emotiva, personale e professionale della persona. 

Attraverso l’ascolto, l’Orientatore attiverà un processo di consapevolezza delle risorse a disposizione della persona, favorendo il raggiungimento di determinati obiettivi. 

La formazione dell’Orientatore è fondamentale. Un Orientatore deve lavorare sulla propria empatia e parlare all’altro senza giudizio, per un ascolto “puro”, lasciando indietro tecnicismi professionali, che sicuramente saranno indispensabili per altre valutazioni, e attivando la parte umanistica del lavoro “con l’altro”. 

Spesso, le donne portano nel loro bagaglio storie di violenza familiare, di vita interrotta e di sogni mai realizzati o abbandonati per diventare mogli e madri, tutte informazioni utili per una azione di empowerment mirata.

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Il ruolo dell’Orientatore

La rinascita inizia dove la persona è stimolata ad attivare le sue risorse residue. 
L’orientatore, attraverso un approccio sistemico-relazionale, favorirà nuove visioni e nuovi obiettivi. 
L’affermazione dei punti di forza della persona saranno il motore del cambiamento, il sostegno del progetto di ricostruzione dell’interessato.

Tra l’Orientatore e la persona si azionerà un rapporto di fiducia tale da consentire alla donna di poter finalmente manifestare le proprie aspettative e i propri sogni. 

L’acquisizione di nuove informazioni favorirà l’inizio del percorso di ricostruzione o costruzione individualizzato. Si evincerà il bisogno primario della donna dello sviluppo di un obiettivo realistico che permetterà di intraprendere il cammino verso un nuovo percorso di vita. 

Valorizzando, oltre che gli aspetti caratteriali, le esperienze professionali precedenti, ed esplorando anche le motivazioni di abbandono delle stesse (contesti, avvenimenti), si proseguirà supportando la donna a svolgere un percorso personalizzato di nuova formazione e finalizzato all’occupazione

Il processo di cambiamento non può essere frammentato, perché il benessere della persona comprende tutti i fattori bio-psico-sociali che completano la figura nella sua interezza e l’orientatore non può prescindere da essi.

L’orientatore sarà la chiave per aprire una porta su nuovi orizzonti, il mezzo attraverso il quale interagire per trovare il “coraggio” di agire, un elemento primario per l’attivazione di un cambiamento totale.

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In questo articolo si parla di

Laura Esposto

Laura Esposto

Orientatrice Asnor

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