Sabato 27 Luglio 2024

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  • 17/6/2020

Il fabbisogno formativo sul lavoro, il primo passo della formazione aziendale

Il fabbisogno formativo aziendale è il primo fondamentale passo per realizzare un processo di formazione all’interno di un’organizzazione. Si tratta essenzialmente di individuare il divario esistente tra le conoscenze del personale e quelle che servirebbero idealmente per realizzare al meglio la mission dell’impresa. Come? Attraverso una metodologia di ricerca sociale che coinvolge sia la dimensione strutturale (aziendale) che quella individuale (dei dipendenti). Con l’obiettivo di avere una visione più completa e dettagliata possibile delle lacune su cui intervenire.

Il fabbisogno formativo aziendale: che cosa è

Un’impresa, come qualsiasi tipo di organizzazione, ha costantemente bisogno di aggiornare e migliorare le capacità delle persone che ci lavorano. Farlo richiede una previa ricerca sociale riguardo le reali necessità e carenze del personale dal punto di vista delle competenze e del know-how. Si tratta, infatti, di individuare in maniera precisa e dettagliata qual è il divario esistente tra le capacità delle persone che lavorano e le competenze che invece servirebbero idealmente per realizzare quella determinata attività.

Le competenze richieste dal mondo del lavoro

L’individuazione di questo gap è quello che con un termine un po’ tecnico, ma sicuramente molto calzante, viene definito il fabbisogno formativo sul lavoro, il primo step di un processo formativo che si muove su due dimensioni, organizzativa e individuale.

La dimensione organizzativa si esplora attraverso una complessa analisi strutturale. Occorre quindi avere una visione completa delle caratteristiche della struttura organizzativa, individuando le dinamiche di funzionamento, le strategie, gli obiettivi, i processi esecutivi e decisionali. Una attenzione particolare deve essere dedicata all’indagine sulle risorse umane, sia dal punto di vista della profilazione, (andando a vedere quindi età dei dipendenti, titolo di studio, anzianità nell’azienda, ecc.), sia dal punto di vista del comportamento sul posto di lavoro. Infine, è necessario avere conoscenza della formazione già realizzata in passato.

Dal punto di vista dell’analisi individuale, invece, la ricerca si concentra sulle relazioni interpersonali, quindi sulle eventuali criticità ricorrenti, ma anche su un’indagine dei bisogni, dei desideri e delle diverse esigenze personali.

Come si sviluppa l’analisi dei fabbisogni formativi sul lavoro

L’analisi del fabbisogno formativo sul posto di lavoro è quindi un vero e proprio processo di ricerca sociale che coinvolge i singoli e l’organizzazione nel suo complesso. Si basa su un approccio sistematico che oltre a prendere in considerazione le due dimensioni prima citate (individuale e strutturale) organizza una raccolta e sistematizzazione di dati, che si muove su più livelli e prende in considerazione:

  • gli obiettivi dell’organizzazione;
  • le competenze già acquisite e consolidate;
  • i metodi di formazione già a disposizione
  • i costi da affrontare e le risorse disponibili.

Le modalità operative di rilevazione dei fabbisogni formativi possono concretizzarsi in forme di indagine di tipo diretto e indiretto, interviste, focus group, attraverso documenti e dati aziendali, schede di analisi, ecc. Inoltre, le modalità di rilevazione si dividono in:

  • strutturate, ovvero legate a processi di ricerca realizzate appositamente per l’analisi di quella realtà aziendale;
  • informali, che coinvolgono esperti o stakeholders nell’indagine sociale senza avere però uno schema e un modello strutturato.

L’obiettivo finale della ricerca sociale è quello di predisporre un report operativo, in cui vengono riportati dati e valutazioni che saranno la base di partenza per la fase successiva, ovvero la pianificazione delle attività di formazione.

Ovviamente il soggetto più indicato per realizzare un’indagine di questo tipo è il dipartimento HR interno alla stessa azienda. Questo per conoscenza della realtà aziendale, per vicinanza con le problematiche ma anche con la mission aziendale e le aspirazioni future. Detto ciò, un’analisi dei fabbisogni formativi non si può realizzare senza un metodo accurato e strutturato, una preparazione adeguata e una buona comunicazione. In alcuni casi, può essere quindi necessario rivolgersi a un consulente esterno specializzato, che garantisca la giusta conoscenza del metodo e dell’approccio di lavoro.

Perché è fondamentale individuare il fabbisogno formativo sul lavoro

Individuare il fabbisogno formativo aziendale è fondamentale per valorizzare al massimo sia la struttura organizzativa che le modalità di lavoro aziendali. Come accennato precedentemente, è solamente il primo passo di un processo formativo aziendale, senza la quale sarebbe però impossibile pianificare in modo adeguato il miglioramento dell’organizzazione. Infatti, per sfruttare al meglio le risorse a disposizione è importantissimo concentrare gli interventi formativi nelle aree che effettivamente richiedono uno sforzo e che possono essere considerate strategiche solamente dopo un’attenta analisi.

L’efficacia di un intervento di formazione deve infatti misurarsi proprio sulla corrispondenza tra le competenze che si è riusciti a trasmettere e le esigenze che si sono manifestate. Le conclusioni dell’analisi dei fabbisogni operativi sono infatti il punto di partenza imprescindibile per un training aziendale realmente efficace.

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