Venerdì 22 Novembre 2024

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  • 8/5/2020

Formazione e lavoro: la piattaforma dell'Emilia-Romagna per l'orientamento giovanile

La Regione Emilia-Romagna ha avviato un piano strategico innovativo per mettere in connessione il mondo della scuola e della formazione con il tessuto economico regionale. Al centro di questa piattaforma di iniziative e interventi pubblici c’è l’orientamento. L’educazione alla scelta dei giovani è il primo fondamentale passo per una strategia integrale di sviluppo inclusivo e coesione sociale.

L’orientamento come motore dell’inclusione

La formazione e il lavoro come strumenti principali per uno sviluppo inclusivo. C’è questa idea alla base della piattaforma Formazione e Lavoro creata dalla Regione Emilia-Romagna, un portale che organizza una vasta area di iniziative pubbliche e piani di intervento specifici, con il finanziamento del Fondo sociale europeo. L’obiettivo principale è sostenere l’autonomia e la partecipazione attiva delle persone, attraverso il contrasto alla dispersione scolastica, l’innalzamento dei livelli di istruzione e l’ampliamento delle opportunità di formazione e qualifiche professionali per le persone a rischio marginalità sociale, in particolare i giovani.

Il motore centrale per l’inclusione socio-lavorativa è considerato l’orientamento. Per questo, la Regione Emilia-Romagna ha scelto di puntare sulla crescita economica, culturale e sociale a partire da sportelli dislocati sul territorio e iniziative rivolte principalmente agli studenti della scuola secondaria e dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale. L’obiettivo dell’orientamento è garantire ai ragazzi tra i 12 e 19 anni l’educazione alla scelta, la conoscenza delle opportunità lavorative del territorio, l’accesso al sapere e alla conoscenza legato alle nuove professioni.

Il sito della piattaforma Formazione e Lavoro.

La formazione e l’accesso alle politiche attive del lavoro

Il portale Formazione e Lavoro della Regione Emilia-Romagna si compone anche di altri interventi pubblici. Infatti, in continuità col lavoro di orientamento ai giovani della scuola secondaria, gli investimenti si concentrano poi sulla formazione e sulle politiche attive del lavoro. All’interno di questa cornice, gli interventi sono differenziati a seconda delle esigenze personali e quindi delle differenti traiettorie professionali. Ovviamente, la Regione Emilia-Romagna ha scelto di puntare su alcune aree e punti considerati come centrali nell’intervento pubblico a sostegno dell’economia.

Insieme agli strumenti più classici, come per esempio tirocini e apprendistato, si offrono quindi misure innovative di inserimento lavorativo. In questo senso, la formazione professionale è sicuramente tra le principali aree di intervento. Si è pensato perciò a un percorso formativo triennale che consenta agli studenti usciti dalla scuola secondaria di secondo grado di acquisire quelle competenze basiche, necessarie per entrare in determinati settori del mondo del lavoro.

Un’altra iniziativa molto interessante è la Rete politecnica, ovvero un’offerta formativa pensata per mettere in connessione le esigenze scientifiche e tecnologiche delle imprese emiliano-romagnole con i percorsi di studio dei giovani e degli adulti del territorio. Si tratta quindi di percorsi di formazione annuali o biennali orientati a conseguire qualifiche professionali altamente specializzate e considerate strategiche per lo sviluppo economico regionale. D’altronde, la Strategia di specializzazione intelligente è un elemento centrale nella costruzione di un quadro per la crescita occupazionale, il rafforzamento competitivo e lo sviluppo socioeconomico locale. Lo dimostra anche la scelta di aprire un piano di intervento specifico sulla formazione per cinema e spettacolo, perché si considerano le industrie culturali e creative come assi di sviluppo strategici per lo sviluppo dell’Emilia-Romagna. Si crea così un’interessante e innovativa infrastruttura educativa per l’industria cinematografica e audiovisiva, che viene ad essere sicuramente un punto di forza non solo per la produzione culturale, ma anche per la sua valorizzazione economica.

Le politiche attive del lavoro in Italia

Il sistema regionale della formazione dell’Emilia-Romagna

Il quadro degli interventi per lo sviluppo economico inclusivo si completa con un sistema di regolamentazione della formazione. Con la realizzazione di corsi specifici, nell’ambito della formazione regolamentata, si organizza l’accesso a ruoli lavorativi, professioni e attività economiche, definendo quindi le competenze e conoscenze considerate come obbligatorie. Di conseguenza, vengono individuati i percorsi formativi specifici che sono realizzati da enti di formazione accreditati con bandi provinciali e regionali che tengono in considerazione vari aspetti, tra cui le garanzie sufficienti dal punto di vista delle risorse strumentali per una garanzia di qualità.

Le competenze raggiunte con i percorsi formativi regionali vengono valutati con standard di riferimento e procedure di certificazione delle competenze. Per questo, il Sistema Regionale delle Qualifiche (SRQ) e il Sistema di formalizzazione e certificazione delle competenze (SRFC) hanno un ruolo centrale nella connessione tra formazione e mondo del lavoro in Emilia-Romagna. Fermo restando, ovviamente, che vengono considerate le competenze che si acquisiscono non solo con i percorsi formativi, ma anche con la situazione professionale.

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