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- 2/8/2022
Italia al penultimo posto per numero di laureati
Dagli ultimi dati Eurostat, emerge la difficile situazione dell'Italia, fanalino di coda a livello europeo per numero di laureati e con un alto tasso di abbandono scolastico.
L'Italia si conferma penultima in Europa per numero di laureati. E' quanto emerge dagli ultimi dati Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea responsabile della pubblicazione di statiche e di indicatori di qualità a livello europeo, riferiti al 2019. Se, da un lato, l’Europa conquista e supera di poco il target del 40% di laureati (giovani europei dai 30 ai 34 anni in possesso di un titolo di formazione terziaria) in anticipo rispetto a quanto si era prefissato per l’obiettivo previsto entro il 2020, dall’altro si evidenziano eccezioni in negativo all’interno degli Stati membri. L’Italia è fanalino di coda, con il 27,8% di laureati, superata solo dalla Romania con il 24,6 per cento.
Gli ultimi dati Eurostat celebrano così il raggiungimento di questo target del 40% : in meno di 20 anni in Europa i laureati sono quasi raddoppiati passando dal 23,6% del 2002 al 40,7% nel 2018. Una crescita importante, che è stata ancora più significativa per le donne: se nel 2002 risultavano laureate (nella fascia d’età 30-34 anni) nel 24,5% dei casi nel 2018 sono diventate il 45,8 per cento. Un aumento che però evidenzia le grandi differenze all’interno del continente europeo. Molte ombre riguardano anche gli abbandoni scolastici. Se in Europa la percentuale di giovanissimi (18-24 anni) che hanno lasciato in anticipo gli studi è in calo, in Italia chi non continua a studiare o a formarsi dopo il primo ciclo di scuola secondaria è il 14,5%. Si tratta del quarto dato peggiore in Ue dopo Spagna, Malta e Romania.
Le disparità si evidenziano soprattutto guardando ai paesi de Nord Europa, dove un giovane su due risulta laureato. L'Italia quindi, pur avendo raggiunto il suo obiettivo nazionale fissato al 26%, resta però molto indietro rispetto alla soglia europea.