Talvolta l’ubicazione degli edifici scolastici della scuola dell’obbligo è irrilevante rispetto alla vita di un territorio: al di là della vicinanza e facilità di frequenza, la scuola rimane un corpo estraneo rispetto alla vita sociale e culturale della società. Questo non si può dire per la 25 Aprile-Cerboni. Per una serie di circostanze, non sempre volute, questa scuola ha rappresentato costantemente un luogo di riferimento per i cittadini di Primavalle: ricovero per gli sfollati durante la guerra, mensa pubblica per i bambini negli anni Cinquanta-Sessanta, centro per la medicina preventiva, primo spazio pubblico per lo svolgimento delle attività sportive, sede dei corsi di alfabetizzazione per gli adulti, centro di lettura.
Ai nostri giorni, la scuola è stata identificata da tutti come luogo privilegiato per lo svolgimento delle attività di progettazione partecipata del piano di riqualificazione del quartiere e spesso ha ospitato il Consiglio municipale aperto.
La quasi totalità dei bambini del quartiere – fin dagli anni Trenta – ha frequentato questa scuola: figli, genitori e nonni si sono ritrovati intorno ad essa, l’hanno difesa e protetta anche in anni difficili, sostenendone le iniziative didattiche e battendosi per la sua agibilità, consolidando processi di partecipazione che spesso, in altri ambienti si sono affievoliti o scomparsi. Non bisogna dimenticare che, per le difficili condizioni socio-economiche e culturali, il quartiere è tuttora considerato territorio con forte rischio di abbandono e/o evasione dall’obbligo scolastico.
Questo pone la scuola in prima linea per creare motivazioni e agio che favoriscano il raggiungimento degli obiettivi.